Prevenzione sismica: tavole vibranti didattiche per le scuole della rete RESISM

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L'obiettivo è quello di dotare le scuole aderenti alla rete di attrezzature laboratoriali per lo svolgimento di attività didattico-informative sul rischio sismico, ad uso di docenti e studenti ma anche dei cittadini

 Dalle parole ai fatti: sono state consegnate lo scorso 16 aprile ai rappresentati di alcuni istituti superiori aderenti a RESISM, la rete interregionale di istituti superiori per la prevenzione sismica, alcuni componenti fondamentali per la costruzione di tre nuovi esemplari di tavola vibrante didattica (modello TVL_VBR.2), strumento molto importante per la divulgazione e la conoscenza del rischio sismico sia per i ragazzi delle scuole sia per i cittadini.

L'esigenza di incrementare, nelle scuole aderenti alla rete, la dotazione di attrezzature laboratoriali per lo svolgimento di attività didattico-informative sul rischio sismico, era stata evidenziata durante l'assemblea generale Resism dell'ottobre 2018: nel giro di qualche mese si è giunti al concreto avvio per la realizzazione di questo nuovo traguardo grazie al lavoro dei volontari della rete e alla donazione dei materiali da parte di un'azienda del bolognese (Bonfiglioli Riduttori S.p.A. di Calderara di Reno) che, come già in passato, ha fornito detti componenti necessari alla costruzione delle tavole (3 motori asincroni trifase equipaggiati con motoriduttori e relativi inverter).  

Le tavole vibranti didattiche sono strumenti di studio che permettono di approcciarsi in modo immediato alla comprensione del comportamento strutturale di un edificio in occasione di eventi sismici. Si tratta di tavole su cui vengono montati semplici modelli, spesso in materiale plastico o legno e che ricalcano alcune forme esteriori degli edifici: la tavola li sottopone a movimenti oscillatori, applicati alla base (fondazione) degli stessi modelli, rendendo possibile l'osservazione del loro comportamento dinamico e delle relative deformazioni e, nella loro essenzialità, di fenomeni come la risonanza e i problemi legati alle forze d'inerzia.
Ecco perché, oltre ad essere efficaci strumenti didattici per la scuola, le tavole vibranti didattiche consentono anche al cittadino, per quanto non esperto, di farsi un'idea piuttosto chiara di cosa succede alle strutture in cui viviamo, lavoriamo e studiamo tutti i giorni quando si verifica un terremoto (per info: "Tavola vibrante ... per una iniziale informazione didattica", a cura del C.E.A.S. "La Raganella"Unione Comuni MO e della Associazione Amici del Galilei di Mirandola).

All'incontro del 16 aprile hanno partecipato oltre alle scuole interessate, anche rappresentanti delle Regioni Emilia-Romagna e Basilicata, di Arpae, INGV, Protezione civile Regione Basilicata e Ufficio scolastico regionale della Basilicata, a conferma del fatto che il progetto che sta portando avanti Resism non solo sta gradatamente assumendo carattere nazionale (al momento sono trenta, in sette regioni, gli Istituti aderenti), ma sta suscitando l'interesse di enti scientifici e istituzioni che vedono nella rete e nelle diverse proposte un importante strumento di divulgazione della conoscenza del rischio sismico ai vari livelli (Resism, lo ricordiamo ha già siglato specifici protocolli d'intesa con le Regioni Emilia-Romagna e Basilicata).
Nell'ambito della stessa mattinata è stato presentato anche lo stato di avanzamento di un nuovo prototipo di tavola vibrante didattica (in grado di generare anche moti complessi attraverso combinazioni lineari di moti armonici semplici), argomento che sarà al centro dell'assemblea generale della rete RESISM per il nuovo anno scolastico 2019-2020.

Infine, nelle settimane successive all'incontro di aprile, si sono svolte ulteriori iniziative in collaborazione con nuove realtà interessate all'esperienza di Resism:
il 29 e 30 aprile 2019, su richiesta dell'Ordine degli Ingegneri di Perugia e d'intesa con le strutture regionali di protezione civile di Umbria ed Emilia-Romagnai, due incontri con studenti e docenti di Istituti tecnici di Città di Castello e Todi, nell'ambito di un progetto che punta a sviluppare già dai banchi di scuola la cultura della prevenzione sismica;
il 3 maggio 2019 a Potenza, organizzato dall'Ufficio Scolastico Regionale, un incontro su "Robert Mallet e il terremoto del 1857" con relatori dell'INGV, rivolto a dirigenti scolastici, docenti e studenti delle scuole lucane aderenti alla rete RESISM. Quest'ultimo incontro è uno degli sviluppi della collaborazione di Resism alla  mostra a Lacco Ameno (NA) "Terremoti Vulcani e Nuvole: dalla vulnerabilità dimenticata alla cultura della sicurezza" curata da CREA e INGV.

Nei video che seguono i commenti/interviste di alcuni partecipanti all'incontro di lavoro del 16 aprile.

INTERVISTE VIDEO - 

ing. Guido  LOPERTE - Ufficio Protezione Civile - Regione Basilicata

ing. Pasquale F. COSTANTE  - Ufficio Tecnico di Coordinamento Regionale per la sicurezza nelle Istituzioni Scolastiche - Ufficio Scolastico Regione Basilicata

dott. Andrea BIZZARRI - Ricercatore INGV

ing. Giovanni MANIERI - Volontario RESISM